
L'edizione del Manchester Evening News di sabato (M.E.N.)
Heaton Park a Manchester ha ancora una volta inciso il suo nome nella leggenda degli Oasis, ospitando una serie di monumentali concerti di ritorno a casa che vedranno Liam e Noel Gallagher fare di nuovo la storia. Descritto come una reunion di “proporzioni epiche”, i concerti dell’11 e 12 luglio hanno segnato un potente ritorno per i figli prediletti della città, catturando quasi 80.000 fan ogni sera in una fervente celebrazione della loro duratura eredità.
L’atmosfera era a dir poco “biblica”, un “ruggito da leone” ha accolto i fratelli Gallagher saliti sul palco. Sul terreno di casa, la connessione visibile tra Liam e Noel sembrava intensificata, con momenti in cui stavano “spalla a spalla” e persino le loro mani “si sono effettivamente connesse questa volta”. Noel, spesso il più riservato, è apparso “visibilmente rilassato”, guidando gioiosi cori su classici come “Talk Tonight”, “Half The World Away” e “Little by Little”. Si è anche preso del tempo per rendere omaggio al membro fondatore Paul “Bonehead” Arthurs, acclamandolo come l’uomo “che ha iniziato tutto”.
Liam Gallagher, sempre il carismatico frontman, era in perfetta forma vocale, dominando l’enorme folla con la sua miscela distintiva di spavalderia e schiettezza. Non ha perso tempo a interagire con il pubblico, incitandoli a partecipare al “Poznan” (il famoso balzo di celebrazione adottato dai tifosi del Manchester City). In un momento che ha perfettamente incapsulato la sua persona, Liam ha provocato scherzosamente i tifosi rivali del Manchester United: “Smettete di fare il broncio. Non avete avuto molto per cui saltare ultimamente. È f****e facile, gente.” Questa battuta giocosa, insieme a una dedica a “il più grande allenatore di tutti i tempi, il signor Pep Guardiola” (che ha suscitato alcune reazioni contrastanti dalla folla), ha mostrato il fascino impenitente di Liam.
I concerti erano intrisi di riferimenti alle loro radici di Manchester. Una sagoma di Pep Guardiola li ha accompagnati sul palco, accanto all’emblema del Manchester City. Noel ha anche reso un toccante tributo alla “royalty” di Manchester, dedicando una canzone alla defunta attrice Caroline Aherne, co-creatrice di The Royle Family.
Nonostante il caldo soffocante, Liam ha indossato il suo iconico parka, una mossa che ha scatenato commenti divertiti online da parte dei fan che mettevano in discussione la sua scelta di abbigliamento, ma che alla fine ha contribuito al suo status leggendario. Sebbene alcuni fan sui social media abbiano notato il puro volume della folla, che a volte “inghiottiva i suoni” della band, è stata proprio questa passione ed entusiasmo a elevare il ritorno a casa, rendendo i fan orgogliosi di provenire dalla Grande Manchester.
Oltre alle dinamiche fraterne e alle interazioni con la folla, gli spettacoli hanno offerto una potente retrospettiva del catalogo degli Oasis. Visivamente, le performance sono state arricchite da fuochi d’artificio e grafiche mozzafiato, inclusa un’immagine di un prato dorato durante “Whatever”, creando momenti che hanno incantato il pubblico. Anche la complessa logistica della gestione di una folla di 80.000 persone, incluse le nuove regole per l’area “front standing”, è diventata un argomento di discussione, anche se in definitiva, per i presenti, è stata un’esperienza “irripetibile”.
I concerti di Heaton Park consolidano il trionfale ritorno degli Oasis, dimostrando che la loro musica, e la connessione unica tra i Gallagher e la loro devota fanbase, rimane potente e magnetica come sempre.